mercoledì 16 aprile 2008

SINISTRA ARCOBALENO, UN DISASTRO ANNUNCIATO

di Stefano Franchi, segreteria PRC di Bologna

I risultati elettorali lasciano sgomenti.
Dopo soli due anni di Governo Prodi l’Italia è stata riconsegnata alla destra e a Silvio Berlusconi. Forza Italia e An aumentano i consensi, la Lega Nord – forza razzista e reazionaria – gode di un grande consenso popolare in regioni importanti. Lo stesso risultato della destra sociale è preoccupante. Un malessere sociale che fino a ieri guardava un partito come rifondazione comunista, oggi ha scelto formazioni di destra o l’astensione.
Per la prima volta da quando è nata la Repubblica italiana - come sottolineano diversi quotidiani - i comunisti non avranno nessuna rappresentanza parlamentare, e con essi l’intera sinistra. Un dato che parla anche del futuro: senza comunisti non c’è la sinistra e chi ha voluto ostinatamente cancellare in queste elezioni un’autonoma presenza dei comunisti ha portato l’intera sinistra al disastro. Per l’ironia della sorte alla Sinistra Arcobaleno sarebbero bastati gli elettori delle due liste comuniste per superare lo sbarramento del 4% alla Camera.
Chi porta la responsabilità di questo disastro faccia un passo indietro, si dimetta. Dopo questo disastro elettorale Fausto Bertinotti e la sua Sinistra Arcobaleno fanno parte del passato. Da oggi si dovrà tornare al progetto originario del Prc, la rifondazione di un partito comunista.
Un partito che mai più voti i finanziamenti alle guerre o sostenga riforme pensionistiche e sociali e finanziarie di chiaro stampo liberista. Un partito che sappia da che parte stare, anche quando si mette in discussione una base militare americana o si difende il diritto delle donne a tirare pomodori a chi se li merita: gesto non-violento se paragonato alla violenza di chi vorrebbe ricacciarle ai tempi bui dell’inquisizione.
Di questo discuteremo nelle prossime settimane e mesi e nel prossimo congresso nazionale del PRC, se ci sarà. A questo ricominceremo a lavorare fin da ora.

Nessun commento: